Una porta da interno è (quasi) per sempre. Certo è, che la scelta delle porte indoor è fondamentale e profonda. Prima di acquistarne una bisogna pensarne e progettarne il ruolo, la funzione e la tipologia. Oltre al colore ed allo stile. Infinite le proposte per le porte da interno, ma quale scegliere?
Scegliere una porta da interno: destinazione e misure
Innanzitutto, è necessario sapere quale ruolo dare alla porta della stanza di casa. Dev’essere una barriera che segna i limiti e le destinazioni delle sale in maniera netta, oppure essere più decorativa? La si vuole invisibile per far comunicare gli ambienti?
E poi lo stile. Anche le soglie da integrare devono rispettare sia l’architettura della casa che lo stile di arredamento inserito. Devono fondersi con l’ambiente circostante e creare sintonia fra i materiali e la tipologia.
Normalmente, una porta da interno standard, ha una larghezza di circa 80 cm. Significa che il passaggio effettivo è di questa misura. Un’ampiezza sufficientemente larga da permettere anche il passaggio di carrozzine e oggetti di grandi dimensioni.
Nel caso di spazi veramente abbondanti e una metratura importante, si possono inserire delle porte oversize, veramente molto grandi e d’impatto nella visuale d’insieme.
Mentre, per aree meno frequentate, come il ripostiglio, sono sufficienti anche 60 cm di aperura dell’uscio.
Per quanto riguarda l’altezza, lo standard è di 210 cm, anche se i nuovi trend della casa, la vedono più aperta e fluida, luminosa. Perciò, anche le aperture in altezza possono quasi toccare il soffitto.
I materiali principali che costituiscono le porte da interno
Ovviamente, ne esistono di svariati materiali e combinazioni. E si possono far realizzare a proprio gusto e desiderio anche.
A seconda della scelta, ci saranno porte dal materiale più pregiato e quindi con un costo più elevato, come in un legno massello oppure si può optare per soluzioni più leggere ed economiche come il laminato.
Quindi, i principali materiali per realizzare le porte da interno sono:
- legno: come il legno listellare, multistrato di pioppo, pannelli mdf, laminato, struttura di abete;
- vetro: con o senza telaio fisso di legno o metallico. Normalmente, l’anta viene realizzata in vetro temperato, stratificato o stratificato temperato. Entrambi molto sicuri;
- alluminio.
Le differenti tipologie di aperture di un porta da interno
Sono tante le tipologie di apertura della porta in commercio. Tra queste:
- a battente: la più classica e tradizionale. Tra le più comuni, è molto pratica anche se non è adatta per i piccoli spazi. Si può scegliere anche bidirezionale, permette di aprire la porta sia spingendo che tirando;
- scorrevoli: anche queste sono comodissime e salvaspazio. Indicate per le piccole stanze e circostanze “particolari” di chi vive la casa. Sono esteticamente belle da vedere e funzionali. Si dividono in 2 tipologie: interno muro, ovvero a scomparsa e esterno muro, dove la struttura scorre sempre verso la parete, ma a vista;
- a libro: alternativa al modello a battente e laddove non ci sia la possibilità di installarne una scorrevole a muro.
Inoltre, esistono alcune tendenze fra i modelli a scelta per le porte interne:
- a filomuro: dove non sono presenti cornici, stipiti e coprifili attorno all’uscio. Questo la rende minimale e preferibile anche esteticamente. Più pulita visivamente;
- cerniere a scomparsa: sono regolabili e non lasciano elementi a vista.
Per non sbagliare, è sempre meglio affidarsi a dei professionisti, come un interior designer, in grado di studiare l’ambiente e trovare la soluzione più idonea alla propria casa. Specialmente per la scelta di una nuova porta da inserire nel contesto domestico indoor.